2020

Storia e Memoria 2/2020
75° Anniversario della Liberazione
Ripercorrere con spirito critico le vicende del Novecento, riflettere sull’uso pubblico della storia e sul complesso e a volte controverso rapporto tra questa e la memoria, capire le cause profonde della crisi di identità evidente nel sentire di molti giovani e meno giovani, indagare la genesi e le connessioni
dei nuovi fenomeni di un mondo sempre più interdipendente è parte della medesima missione che l’Ilsrec vuole perseguire. La stessa crisi pandemica, d’altro canto, ci ammonisce a comprendere quali conseguenze possono produrre la rottura dell’equilibrio dell’ecosistema, del rapporto tra uomo e natura, l’allargamento
spaventoso dei divari sociali e le teorie miopi e funeste dei “primatismi” e “fondamentalismi”. Teorie regressive e oscurantiste, le quali, non a caso, si nutrono di fobie e visioni antistoriche e antiscientifiche, che pongono angoscianti domande per la convivenza civile fondata sui diritti di cittadinanza e sullo stato di diritto.
Per tali ragioni, con sempre maggiore vigore, l’Ilsrec intende dare il proprio contributo per l’avanzamento della conoscenza e della cultura, del principio di responsabilità e del senso di comunità, contro ogni pulsione regressiva e antidemocratica. [Dalla Presentazione di Giacomo Ronzitti]
Storia e Memoria 1/2020
Democrazia e Web
Stiamo per festeggiare il settantacinquesimo anniversario della Liberazione.
E più ci avviciniamo al 25 aprile 2020, più cresce la consapevolezza che la nostra
democrazia – come per altro le democrazie di molti altri Paesi occidentali
– sta attraversando un tempo di crescente malessere.
Che cosa non funziona? “Storia e memoria”, la rivista dell’Istituto ligure
di storia della Resistenza e dell’età contemporanea, con un numero speciale dedicato
a “Democrazia e web” vuole farsi carico della sfida che le nuove generazioni
devono fare propria. Vogliamo pensare che i giovani potrebbero diventare
“i nuovi partigiani dell’epoca digitale”.
Democrazia e web sono due parole dense di significati che nell’età contemporanea
si accavallano, si intersecano. Proviamo, intanto, a prenderle in
considerazione una per una e cercare di capire che cosa si è rotto oppure che
cosa è nato nell’immaginario collettivo evocato da ciascuna di queste due parole.
2019
Storia e Memoria 1/2019
1938-2018 80° dell’emanazione delle leggi razziali. Testimonianze, saggi, riflessioni
Ricordare, a ottant’anni di distanza, l’emanazione delle leggi razziali significa non solo rendere un doveroso omaggio alle vittime di quegli odiosi provvedimenti, ma fare i conti con una pagina tra le più vergognose della nostra storia nazionale per troppo tempo rimossa.
Per ricordare ciò che è stato e per offrire ai giovani, futuri cittadini, utili spunti di riflessione a beneficio di una coscienza civica matura e consapevole, in una temperie culturale come l’attuale, segnata da minacciosi spettri xenofobi e pericolose pulsioni “sovraniste”, il nostro Istituto ha deciso di organizzare una molteplicità di iniziative, che hanno avuto il loro momento centrale nella testimonianza della Senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all’inferno di Auschwitz.
Per dare continuità a questo importante momento, pubblichiamo questo numero speciale di “Storia e Memoria”, che si propone come utile strumento didattico per ulteriori approfondimenti di quell’ignominioso e terribile capitolo della storia italiana ed europea. A tal fine questo numero della rivista, oltre al discorso della Senatrice Segre e al relativo DVD allegato, contiene le testimonianze di due sopravvissuti genovesi, Gilberto Salmoni e Liana Millu, saggi storiografici dedicati rispettivamente ai temi dell’antisemitismo e deportazione degli ebrei italiani (Paolo Battifora), delle leggi razziali (Carlo Brusco), delle vicende della comunità ebraica di Genova (Chiara Dogliotti), e il resoconto dell’emblematico e commovente incontro intitolato Passato e presente tra arte e memoria.
Con ciò abbiamo inteso fare nostro l’ammonimento di Liliana Segre e contribuire a tenere viva la coscienza storica, affinchè; come lei ha detto, “la memoria della Shoah, domani, non sia un semplice rigo riportato in un libro di testo”.
Storia e Memoria 2/2019
“Dove va l’Europa?”
Nel rispetto dei propri impegni statutari e in stretto collegamento con il progetto sulla “cittadinanza europea” rivolto al mondo della scuola e dell’Università, la dirigenza dell’Istituto e, di rimando, la direzione di “Storia e memoria” ha voluto dedicare i primi fascicoli dell’annata 2019 all’80° dell’emanazione delle leggi razziali da parte del regime fascista e all’Europa di oggi.
In questa direzione, la creazione di un’ Europa “libera e unita” risulta il naturale e coerente sviluppo dei valori che animarono la Resistenza, e, nel contempo, come ha scritto il presidente Ronzitti, costituisce “la risposta più lungimirante che le classi dirigenti dei sei paesi fondatori seppero dare dopo due terribili conflitti e la tragedia delle persecuzioni della Shoah”, e oggi l’“unica vera prospettiva di una democrazia sovranazionale” che possa garantire un futuro di pace.
Introdotto dal messaggio di saluto del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, il fascicolo si articola in interventi di Romano Prodi, Giuliano Amato, Sandro Gozi, Giovanni Toti, Emma Bonino, Alessandro Cavalli, Franco Praussello, Roberta Pinotti, Sergio Cofferati, Daniela Preda, Giovanni Maria Flick, Silvia Giulini, Guido Levi, Arianna Viscogliosi. Corredato da una sezione iconografica, è chiuso dalla lectio magistralis del presidente della Bce Mario Draghi (Scuola superiore Sant’Anna, Pisa, 15 dicembre 2018) e dal discorso di insediamento alla Presidenza del primo Parlamento europeo di Simone Veil (Strasburgo, 18 luglio 1979).
2018
Storia e Memoria 2/2018
Dalla nascita della Repubblica alla stagione del centrismo
L’apertura della sezione I Temi della Storia è dedicata agli interventi presentati al ciclo di conferenze Dalla nascita alla Repubblica alla stagione del centrismo, organizzato dall’ISREC e tenutosi a Genova nell’autunno del 2017 – che dà il titolo al numero della rivista, da Paolo Pombeni (La Costituente e la Costituzione repubblicana), Angelo Ventrone (Cittadinanza repubblicana e partiti di massa), Daniela Preda (Alcide De Gasperi: la stagione del centrismo), Aldo Agosti (Palmiro Togliatti e la politica del Pci), e con presentazione del presidente Giacomo Ronzitti.
A discrimine della sezione si pubblica la testimonianza resa a Franco Gimelli e Roberta Bisio da Emanuele Macaluso, un protagonista della politica italiana per oltre mezzo secolo. A seguire il saggio di Andrea Wilkens sul difficile percorso del riconoscimento pubblico e storiografico del movimento della Resistenza, nei suoi tratti significativi e nelle sue figure, e più in generale sul concetto di “fare i conti con il passato” e la memoria nel secondo dopoguerra tedesco, e gli articoli di Maria Elisabetta Tonizzi sui Gruppi di difesa della donna (1943-1945) e di Maria Teresa Giusti su La difficile scelta degli internati militari italiani.
La sezione Memorie di Liguria comprende il contributo di Anna Marsilii sul fondo Questura dell’Archivio di Stato di Genova e sul sistema di sorveglianza dal regime fascista a quello democratico e l’appendice di approfondimento su “La Scintilla”, “periodico comunista per i lavoratori di Sestri”, a cura di Marco Peschiera ed Enrico Baiardo
2017
Storia e Memoria 1/2017
La Democrazia europea di fronte alle nuove sfide
Storia e Memoria 2/2017
Resistenza ed Europa